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In una visione olistica della vita, per cui ogni cosa va vista e letta nel suo insieme, anche i disturbi organici non sono semplici manifestazioni del corpo, ma rivelano qualcosa anche sugli stati emozionali e psicologici. Non è solo un problema da risolvere, ma un messaggio da ascoltare.
Per la tiroide, ad esempio, si parla simbolicamente di una “voce intrappolata”, un blocco nell’espressione di sé che si riflette fisicamente nella tiroide. La tiroide, come tutte le ghiandole endocrine, agisce direttamente sul sangue ed è perciò capace di intervenire sugli stati psichici e sulla coscienza attraverso la serotonina e la dopamina, trasmettitori che consentono la comunicazione tra tiroide e cervello. L'infiammazione della tiroide comporta due modalità opposte (ipotiroidismo e ipertiroidismo) in cui il conflitto inconscio cerca di trovare una soluzione e, sebbene i due scompensi si manifestino fisicamente con disagi differenti, entrambi possono trovare soluzione nell'imparare ad esprimere chi si è realmente. Vishudda è il Chakra della Gola, è il chakra della Comunicazione verbale come anche dell’espressione della creatività e dei talenti.
Nella lingua sanscrita, Vishuddha significa puro e, come l’azzurro del cielo, rispecchia purezza e limpidezza. È collegato all’etere, ovvero il quinto elemento che è simbolo di purezza e vastità. Questo deriva dal fatto che l’energia all’interno di questo chakra si muove dal basso verso l’alto. Esprime ciò che sei e ciò che hai dentro, l’ascolto di sè e degli altri, l’espressione della creatività in ogni sua forma, la facoltà di ascoltarsi e saper ascoltare, la comunicazione oltre lo stato fisico manifesto, oltre il corpo. E’ l’espressione dei pensieri, il primo livello energetico di trascendenza fisica, indispensabile alla connessione con gli altri e quindi con l’Universo intero. La sua essenza è nel verbo “Io Comunico” e nel Bija-Mantra “Ham”. Vishuddha è l’azzurro loto dai 16 petali. Si dice contenga tutte le vocali del Sanscrito, ossia tutti i modi possibili in cui la comunicazione può esprimersi. Simbolicamente, il Loto dai 16 petali è raffigurato da un triangolo con la punta rivolta verso il basso. All’interno, un cerchio rappresenta la luna. L’immagine evoca il concretizzarsi del pensiero nella parola. All’interno del triangolo è impresso il Bija-Mantra Ham e l’elefante bianco (compassione, la verità, la pace, l’amore, la gentilezza, la pace mentale ed anche la fertilità), simbolo sacro molto ricorrente nella tradizione buddhista e induista. È collegato al sistema nervoso. Regola la funzionalità di tiroide e paratiroide, e di riflesso gli organi riproduttivi femminili. I motivi che portano a disequilibrare un chakra vanno cercati spesso nell’infanzia: quando un bambino viene criticato eccessivamente, con un conseguente blocco della creatività, oppure non gli viene mai data la possibilità di rispondere e di esprimersi, quando viene sgridato o deve mantenere segreti, il 5° chakra ne risente. Attraverso i piedi assorbiamo l’energia della terra ricaricando corpo e spirito. E' una pratica che apporta grandi benefici: migliora la postura e l'equilibrio, riduce ansia e stress e garantisce un miglior riposo notturno.
Ma ci sono dei giorni in particolare dove è ancor più consigliato camminare a piedi nudi: nei giorni di Shivaratri (la notte di Shiva), di Amavasya (giorno senza luna o novilunio) e il giorno successivo i benefici non riguardano soltanto la salute fisica, ma anche quella spirituale, anche per creare lo slancio necessario per un movimento verso l'alto. La colonna vertebrale rappresenta la protezione, il sostegno, il supporto, ma anche il modo di porsi nella vita.
Come ci spiega C. Rainville nel suo dizionario di psicosomatica, la colonna si divide in cinque parti, dette zone vertebrali: la zona cervicale o zona del pensiero, la zona dorsale o zona degli affetti, la zona lombare o zona dei bisogni di base, la zona sacrale o sessuale, la zona delle vertebre coccigee o zona della sopravvivenza. Attraverso la riflessologia plantare riusciamo a lavorare in maniera riflessa su tutti questi aspetti. Per vivere in modo sano e guarire le proprie ferite il primo passo da fare è riconoscere lo "scopo" della propria vita e della propria felicità, quello che riesce a darci gioia, il motivo per cui siamo felici di alzarci al mattino.
In giapponese questo concetto può essere sintetizzato nel termine Ikigai, che è ciò per cui riteniamo la vita degna di essere vissuta. Per comprendere qual è il proprio ikigai è molto utile compilare un diagramma a quattro cerchi che si intersecano (schema di Marc Winn) e che rappresentano quello che si ama fare, quello in cui si è bravi, quello per cui si può essere pagati e quello di cui il mondo ha bisogno. All’incrocio tra ciò che si ama e ciò in cui si è bravi ci sono le proprie PASSIONI, mentre in quello tra ciò che si ama e ciò di cui il mondo ha bisogno c’è la propria MISSIONE. All’incrocio tra ciò di cui il mondo ha bisogno e ciò per cui si può essere pagati c’è la propria VOCAZIONE e all’incrocio tra ciò in cui si è bravi e ciò per cui si può essere pagati c’è la propria PROFESSIONE. Divertitevi a scoprire qual è il vostro Ikigai Sulla scia dell'ultimo post, abbiamo pensato di dare spazio ancora alla gratitudine con il 4° Principio Reiki: Sii grato. E’ un invito a manifestare gratitudine, a ringraziare per tutto ciò che abbiamo. Non dovremmo dare mai nulla per scontato, ma goderci il presente, assaporare e onorare la vita in ogni attimo. Questo principio è anche un invito ad essere grati e rispettare ogni forma vita che comprende, oltre agli esseri umani, anche gli animali, le piante, i minerali e la manifestazione dell’energia in tutte le sue forme. Gli animali sono dei grandi insegnanti della gratitudine, tutti gli animali, non solo quelli che siamo culturalmente abituati a considerare come parte integrante delle nostre famiglie. In questo primo mese del nuovo anno pratichiamo la gratitudine affinché tutto il nostro percorso sia benedetto.
Oggi vogliamo invitarvi a meditare su due cose: la gratitudine e la consapevolezza, intesa come la capacità di restare presenti nel qui ed ora. Sono due concetti che crediamo vadano insieme, perché l'attenzione che riusciamo a mettere in ogni istante che viviamo è quella che ci consente di poter ammirare il miracolo di tutto ciò che ci circonda. E vivere immersi nel miracolo non può far altro che renderci grati.
E' molto difficile nel mondo di oggi restanti attenti ed essere grati, la quotidianità con i suoi "doveri" e le sue corse stanca, ma è un invito che facciamo a tutti noi. Dedichiamo questo weekend ad essere presenti e grati. Nell'ultimo Corso di Formazione in Massaggio Terapeutico Olistico Professionale abbiamo parlato, come spesso accade durante i nostri corsi, della corrispondenza che esiste tra le emozioni e gli organi.
Essendo entrati da quasi un mese nel periodo invernale volevamo oggi soffermarci sull'importanza dei Reni. Per la medicina tradizionale cinese, infatti, l'inverno è associato all’elemento acqua, un’energia molto profonda che è correlata ai reni come organi, che filtrano le acque del nostro organismo (il sangue), e alla vescica urinaria come viscere, che espelle le acque di scarto (l’urina). I reni sono depositari dell’Energia Ancestrale, la radice dello Yin e dello Yang. Fonti di solidità e fermezza, regolano e dirigono le potenzialità di ciascun essere, trasmesse sia dai genitori al momento del concepimento sia dall’ambiente. Tutta l’Energia viene conservata nei reni e dai reni ridistribuita in caso di bisogno. Dal punto di vista psichico i reni sono associati alla Volontà, quindi quando i reni sono in salute le acque possono fluire liberamente e la nostra forza di volontà è forte. L'emozione ombra associata ai reni è la paura, il gusto è il salato, quello dei cibi naturalmente salati, che ne tonificano l’energia (alghe, fagioli, salsa di soia, orzo, avena). I reni amano il caldo e temono il freddo. Durante l'inverno, l’energia si interiorizza e sentiamo quindi molto la necessità di restare in casa più a lungo. Tutto in natura si rallenta e anche noi dovremmo rallentare i nostri ritmi, i nostri impegni impegni, cercare di ridurre lo stress e dormire di più. La MTC raccomanda di proteggersi dal freddo per evitare dispersioni di energia e di prediligere pertanto il calore anche nei cibi con cui ci alimentiamo. Il chakra di riferimento è il secondo, Svadhishtana, "Io sento". La legge d'attrazione è un principio che regola l'Universo, un sistema in cui tutto è energia, compresi noi stessi. Energia che si manifesta secondo vibrazioni su determinate frequenze.
Se attraverso i pensieri e il nostro atteggiamento mentale riusciamo dunque a sintonizzarci sulla frequenza di ciò che desideriamo, non potremo non ottenere quello che vogliamo. La legge dell'attrazione va allenata attraverso una serie di esercizi, qui ne scriviamo due in particolare: - avere le idee chiare su ciò che si desidera, pensarlo in positivo (senza negazioni) e soprattutto sognare in grande, senza porsi limiti. - creare, sulla base di questi desideri, delle frasi positive e al presente da ripetere. Queste serviranno per "ri-programmare" la nostra realtà. Il tema sul quale ci confronteremo durante la Maratona Reiki di domenica 26 gennaio è il “Wabi-Sabi”.
Tutto ciò che ci circonda è perfetto nella sua imperfezione Una visione del mondo incentrata sull’accettazione della caducità e dell’imperfezione, dando valore e significato a tutte le nostre esperienze. In giapponese, questo concetto è racchiuso nel termine Wabi-Sabi, semplicità e bellezza che derivano dall’usura del tempo e dall’esperienza. Concepire l'essere umano come indivisibile è un concetto molto antico.
La mente e il corpo sono due parti inscindibili che si influenzano reciprocamente, intrecciate in un dialogo continuo, in un unico sistema. L’approccio olistico guarda alla persona nella sua totalità: mente, corpo e spirito in connessione danno vita a un'unica danza armoniosa. Tutto ciò che accade a livello fisico può essere letto come la manifestazione di qualcosa di più profondo, di un'emozione, un vissuto. Imparare a sentire il proprio corpo, a guardarlo nei suoi cambiamenti, a prestare attenzione senza silenziarlo al minimo disagio, è un esercizio per imparare a conoscere davvero se stessi. L'Artemisia vulgaris è conosciuta anche come “erba scaccia diavoli”.
Si raccoglie al solstizio d’estate e dalle sue foglie, seccate e invecchiate per almeno 2 anni prima di essere utilizzate, si ottiene una lana, chiamata lana di moxa, con la quale si formano delle palline, dei coni o, avvolgendola in carta di gelso, dei sigari. Le proprietà dell'artemisia sono molteplici, da quella espettorante a quella antisettica, ma anche diaforetica, consentendo una maggiore eliminazione delle tossine. La moxibustione viene utilizzata per dolori articolati, mal di schiena, per la ritenzione dovuta al ristagno di liquidi e anche per disturbi gastrointestinali. Alcuni studi hanno dimostrato come, usata in gravidanze con rischio di parto podalico, aiuti il feto a rigirarsi assumendo una posizione che facilita il parto naturale. |